loading

Europa calda! Inverno, dove sei finito? Ecco la possibile svolta...

Lungo Termine

05 gennaio 2014

05 gennaio 2014

Le nostre considerazioni sull'inverno le abbiamo scritte ormai fino alla nausea per ben tre volte (una ad inizio ottobre, una ad inizio novembre ed una a metà dicembre). Pensiamo di essere stati piuttosto chiari e precisi nello spiegare l'evoluzione del trimestre invernale, ma la tanta disinformazione che gira in rete in questi giorni ci ha spinto a scrivere ancora per chiarire alcune cose.

Intanto ricordiamo a coloro che sono scettici sulle previsioni che vadano oltre i 3-5 giorni, che noi non stiamo facendo una previsione per la città di Matera o per l'Italia, bensì stiamo osservando come si comporteranno le figure bariche protagoniste, in un'area che comprende quasi un terzo dell'emisfero Nord del nostro pianeta.

CORRE VOCE...

Ciò che ci ha più turbato in questi giorni, è l'aver sentito girare due voci diametralmente opposte ma entrambe decisamente inattendibili.

anomalie_dicgen

C'è, infatti, chi parla di "inverno finito". Dietro queste affermazioni di solito si nasconde sempre un freddofilo deluso perché, secondo il suo concetto d'inverno si dovrebbe avere freddo e neve da Dicembre a Marzo, ma sappiamo bene che questo lungo periodo anticiclonico non è per niente anormale o dettato da un riscaldamento del pianeta. Inverni passati, anche generalmente sottomedia, hanno spesso avuto periodi in cui l'Anticiclone prendeva pieno possesso di un ampio territorio come l'Europa (l'immagine affianco è indicativa dell'anomalia avutasi in questi nel mese di Dicembre.)

Dall'altra parte, invece, c'è chi ha parlato di gelo dal 15-20 di Gennaio. Tale "sparata" sembrerebbe in linea con quanto detto da noi stessi nei precedenti articoli di tendenza stagionale, ma in realtà è condita di un entusiasmo che la rende poco attendibile. Infatti il 20 Gennaio, a nostro parere, è una data di inizio verso un cambiamento a livello emisferico e non territoriale. Dal 20 Gennaio (e per essere più corretti, dalla terza decade di Gennaio) si avrà un sostanziale rallentamento del Vortice Polare che, giocoforza, comporterà la discesa di correnti fredde a basse latitudini. Individurare, pertanto, una data precisa (in questo caso il 20) come giorno di un evento addirittura storico a più di quindici giorni, ci sembra una follia.

E' inoltre incredibile come, in questo periodo di generale esaltazione, anche i meteorologi più affermati tendano a postare, sui personali profili dei social network, immagini che poco coincidono con il concetto di "attendibilità".

MA ALLORA A COSA BISOGNA CREDERE?

Ecco, a questo punto sarebbe corretto scrivere le nostre considerazioni su quanto avverrà, nonostante questo sia già stato fatto per 3 volte.

Ribadiamo che il periodo anticiclonico e più caldo della media appena vissuto (che si è protratto da inizio Dicembre ad oggi), sta per volgere al termine ed è stato causato da una forte attività del Vortice Polare islandese che ha schiacciato l'anticiclone verso l'Europa impedendogli qualunque via di uscita.

Già da Novembre sappiamo che il Vortice Polare, ora si prenderà una lunga pausa, rallenterà e consentirà all'HP di raggiungere latitudini più elevate. Questo, ovviamente, causerà una serie di discese fredde che potrebbero raggiungere l'Italia ma che, ad oggi, non possono essere geograficamente ben inquadrate.

Noi ci aspettiamo un fine mese e tutto Febbraio decisamente diversi dal bimestre Dicembre-Gennaio, con tante occasioni fredde per il nostro paese da est con Appennino centrale in pole per nevicate ed ottimi eventi nevosi, il tutto per 2-3 volte nel corso di questi 45 giorni pienamente invernali. L'ultima parola spetterà ai modelli meteo, che continueremo a seguire per voi, i quali già intravedono lo sblocco configurativo intorno al 20 di Gennaio.

Spezziamo una lancia a favore di coloro che "tifano" per l'arrivo della neve e del gelo, in quanto l'indice OPI, che si è rivelato altamente predittivo per la prima parte della stagione, ha specificatamente individuato la zona Ionica e del Mediterraneo centrale come possibile area depressionaria, con venti da Nord gelidi che interesserebbero il Centro-Sud Italia. La seguente immagine, realizzata dal CMT, mostra come a Febbraio l'Anticiclone Atlantico ritornerà molto attivo andando a distrubare il Vortice Polare e consentendo, così, l'arrivo di correnti freddo sul Mediterraneo.

2

 

Questo articolo è stato scritto da...

Altri contenuti