13 agosto 2019 - Filippo Tuzio

"Se le acque dell'artico si sciolgono, il mare diventa più dolce e blocca le correnti calde provocando inverni molto freddi come quelli che stiamo vivendo". Ecco se avete mai sentito questa teoria o frasi simili, oggi, grazie ad uno studio dell'università britannica di Exeter pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, possiamo dire che non c'è nulla di vero.

La riduzione dei ghiacci dell'Artico causata dal cambiamento climatico è solo minimamente responsabile degli inverni rigidi degli ultimi anni nell'emisfero settentrionale, soprattutto in Asia e negli Stati Uniti.

I ricercatori, guidati da Russell Blackport, hanno combinato le osservazioni raccolte nell'arco di 40 anni con i risultati di due modelli sperimentali sul clima, scoprendo che i ridotti ghiacci artici e gli inverni freddi spesso coincidono e che il legame tra inverni freddissimi e ghiacci sciolti alle medie latitudini si deve al fatto che entrambi sono determinati dagli stessi, insoliti, schemi di circolazione atmosferica su larga scala. 

Tuttavia, il legame tra riduzione dei ghiacci e inverni freddi non significa che uno sia causa dell'altro. La vera causa sta nei cambiamenti della circolazione atmosferica che muove l'aria calda nell'Artico e l'aria fredda alle medie latitudini.