28 maggio 2019 - Filippo Tuzio

Se l'estate fino ad ora non si è nemmeno lontanamente presentata sulle nostre zone e, al contrario, si sono avute perturbazioni in rapida successione con temperature più fredde o neutre rispetto alla norma del periodo, è "colpa" dell'Anticiclone Africano.

Questa figura, infatti, è la prima responsabile di quei lunghi periodi caldi che caratterizzano le stagioni primaverile-estivi sul Mediterraneo ed è questa la figura meteorologica di cui più si sente la mancanza in questi mesi. Infatti sul Mediterraneo centrale, c'è una "lacuna barica" ovvero una zona in cui la pressione tende a non essere stabile ed è quindi soggetta all'attacco delle perturbazioni provenienti da ogni dove.

Nel tracciare la tendenza per il mese di Giugno 2019, dunque, la chiave sta nel capire quando questa lacuna barica si chiuderà a favore degli anticicloni caldi dall'Africa e anche dall'Azzorre. La risposta non è semplice da trovare.

Di fatto, da più di due mesi, una forte area di alta pressione si è instaurata sull'Europa Centro-orientale. Questo comporta che le depressioni provenienti dall'Atlantico, "sbattono" su questa alta pressione e virano improvvisamente a Sud portando maltempo verso il nostro paese piuttosto che sfilare ad est. La tenuta di questa alta pressione sembra non sarà intaccata ancora per molto e se a questo aggiungiamo che i modelli meteomatematici continuano a vedere le depressioni sfilare sul Mediterraneo, possiamo dire che almeno per le prossime 2 settimane (e quindi fino a quasi metà Giugno), sarà difficile sperare in un deciso e definitivo rialzo delle temperatura.

Insomma, la via d'uscita a questo lungo periodo che, comunque lo ricordiamo, è più vicino alla media rispetto alle ondate caldo che in questi mesi caratterizzavano gli anni scorsi, sembra non vedersi e non possiamo far altro che rimandarvi ai prossimi aggiornamenti, tra una settimana circa, per sapere quando sarà possibile, finalmente, fare una prima visita ai nostri mari.