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Per l'Italia scenari invernali, ma bisognerà pazientare.

Lungo Termine

08 gennaio 2013

08 gennaio 2013

Ci eravamo lasciati, una settimana fa, nel dare buone speranze per il prosiuego dell'inverno a chi ama il freddo e avevamo indicato, come data interessante da cui partire per un monitoraggio attento dei vari modelli e delle previsioni rete, il 15 gennaio.

E bene, al 15 gennaio mancano ancora 7 giorni, ma già da oggi possiamo darvi qualche aggiornamento importante riguardante le grandi masse in gioco che stanno caratterizzando e sicuramente caratterizzerano l'inverno europeo per le prossime settimane fino a febbraio.

UN OCCHIO VERSO L'ALTO

Per alto intendiamo la parte alta dell'Atmosfera, la Stratosfera. Nell'articolo linkato sopra, di qualche giorno fa, annunciammo un riscaldamento anomalo della Stratosfera sul Polo Nord, spiegando quali effetti avrebbe avuto. Oggi il riscaldamento della Stratosfera si sta concretizzando ed il Vortice Polare si è già mostrato piuttosto irrequieto, allontanandosi dal Polo e sfaldandosi in alcuni lobi. Uno di questi lobi raggiungerà l'Europa introno al 15 Gennaio, ma per cause che adesso andremo a spiegare, non porterà neve e freddo al Sud Italia.

L'ANTICICLONE DELLE AZZORRE

L'HP (High Pressure) delle Azzorre è un figura che spesso, negli inverni passati, ha aiutato il Sud Italia a vedere la neve grazie all suo innalzamento verso Nord. Tra gli esempi recenti che possiamo citarvi abbiamo il 14 Dicembre 2007, anno in cui Matera vide una delle nevicate più produttive dall'inizio del nuovo secolo (circa 15cm e freddo intenso) o il Febbraio 2009, anno in cui lo stesso Anticiclone, rigeneratosi più volte nello stesso punto, riuscì a favorire l'ingresso di aria fredda da nord-est sull'Italia per ben 3 volte (14-15, 18-19 e 22 Febbraio). 

14dicembre 14febbraio

 

LA SITUAZIONE DI OGGI

Ma torniamo al 2013. L'evoluzione di oggi, vede l'arrivo di aria fredda in discesa dall'Artico che, supportata da un Anticiclone ad est della Groenlandia, riuscirà a raggiungere il Continente in maniera decisa ed efficace. Senza dubbio, la Germania e la Polonia verranno violentemente colpiti dall'enorme massa gelida in spostamento verso Sud, mentre l'evoluzione successiva nello specifico, è ancora ben da chiarire. L'immagine sotto può aiutare a ben capire come l'Anticiclone in Alto Atlantico favorisca la discesa dell'aria fredda. 

11gennaio

COSA SUCCEDE DOPO?

Quello che accade successivamente non porta alcun freddo e alcuna precipitazione nevosa in Italia. Questo perché l'Anticiclone delle Azzorre, di cui abbiamo parlato prima, non riuscirà a congiungersi con quell'alta Alta Pressione ad est della Groenlandia, citata prima, ma scorrerà normalmente nel suo cammino verso Est. Ciò comporterà l'ingresso, da Ovest e quindi dall'America e dal Canada, di alcune basse pressioni che, invece di spingere il freddo verso est, come avrebbe fatto l'Anticiclone se si fosse innalzato, lo tireranno verso Ovest, ovvero verso Regno Unito, Francia e probabilmente anche Spagna. In questa maniera l'Italia rimarrà fuori dal freddo vero e proprio e solo il Nord e le colline del Centro potranno apprezzare qualche nevicata.

CHANCHE MANCATA! INVERNO FINITO?

Si inizia già a vociferare che l'inverno sia finito. E' ovvio che non è così! Siamo appena ad inizio gennaio e, statisticamente, febbraio è sempre pronto a regalare sorprese, specie sulle nostre zone. Quest'anno poi, come già spiegato, ci sono tutti i preossupposti perché il freddo e la neve tornino a farci visita in grande stile. Gli effetti del riscaldamento Stratosferico, in realtà, non si stanno ancora ben concretizzando e bisognerà aspettare ancora un po' per vedere i modelli meteorologici a favore del freddo sull'Italia e sul Meridione. Già nella terza decade di Gennaio (20-31) potremmo assistere a qualcosa di più organizzato e importante, ma per ora ci limitamo ad analizzare questa prima ondata di freddo europea.

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