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Uno sguardo all'inverno 2013/2014: sarà un inverno gelido? Focus sul Sud Italia.

Lungo Termine

01 ottobre 2013

01 ottobre 2013

Nuovo aggiornamento: 03 Novebmre 2013, clicca qui!!!

Iniziato Settembre, iniziata la mania del periodo, ovvero quella di pubblicare la tendenza meteo per l'inverno, apparentemente vicino, fino a rendersi conto che si tratta non tanto di accurate analisi previsionali e tendenze bensì di una gara a chi la spara più grossa.

PREMESSA

Ebbene, la più grossa, fin'ora, la sparata un meteorologo che non ha nulla da invidiare agli altri esperti del settore, specie in fatto di tendenze stagionali. Stiamo parlando di Joe Bastardi che, ancora una volta (sembra ormai un nastro registrato) predice con largo anticipo un "brutal winter for Europe" (un inverno brutale per l'Europa) come già aveva fatto gli anni scorsi. La dichiarazione sarebbe poco rilevante se non fosse che un meteorologo tedesco di fama internazionale (Domink Jung) ha già in parte confermato l'ipotesi di Bastardi spingendosi ad individuare nel mese di Gennaio il periodo più freddo per il Vecchio Continente.

Certo, ci vuole coraggio e una certa dose di conoscenza per contraddire non uno ma ben due dei meteorologi più affermati a livello mondiale, specie se questi vanno anche d'accordo. Tuttavia l'analisi che ci accingiamo a descrivere è leggermente diversa da quella del tedesco Jung e dell'americano Bastardi, specie nelle parole, che sicuramente noterete meno sensazionalistice dei precedenti "brutale" e "gelido".

Vi consigliamo, se vi doveste accorgere di non possedere le conoscenze adatte alla lettura dell'analisi tecnica, di saltare direttamente al "Focus Italia"

ANALISI (PARTE 1)

Le considerazioni di partenza necessarie sono legate ai vari indici globali che ci vengono forniti periodicamente e che subiscono poche variazioni nel corso dei mesi. Gli indici di cui parliamo sono:

QBO positiva
AMO positiva
ENSO neutra

Questi tre indici, associati ad una fase di attività solare bassa, nonostante sia al suo culmine in questo periodo, sono indicativi dell'inverno che verrà.

DIGRESSIONE DIDATTICA

QBO (Quasi Biennal Oscillation) è un indice che ci permette di capire se ci sarà probabilità di scambi meridiani tra il Polo e le basse latitudini (QBO-), oppure se sarà presente una certa stabilità zonale (QBO+). In questo caso, essendo positiva, specie se associata ad attività solare bassa, ci preannuncia un Vortice Polare difficilmente disturbato. Ricordiamo che più il Vortice Polare è disturbato più sono probabili discese fredde verso le medio-basse latitudini.

ENSO è un indice che individua la presenza del Nino (temperature dell'acqua più alte) o della Nina (temperature dell'acqua più basse) nell'Oceano Pacifico meridionale. Quando è positivo (Nino) si preannuncia un inverno tendenzialmente più caldo al contrario di quando è negativo (Nina). Nell'inverno 2014 è previsto neutro, quindi non dovrebbe influenzare il clima europeo in alcun modo.

AMO (Atlantic multidecadal oscillation) è l'indice che permette di sapere le temperature della parte settentrionale dell'Oceano Atlantico. Quando è positivo le temperature sono più calde e comportano un maggior apporto precipitativo verso il continente europeo, mentre quando è negativo sono più fredde. In questo caso è positivo, dunque ci si aspetterebbe un clima più umido e piovoso sull'Europa.

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ANALISI (PARTE 2)

QBO positivo, abbiamo detto, preannuncia  prima di tutto un VP poco disturbato e compatto con meno possibilità che raggiunga le latitudini basse e zone come Centro Europa e Gran Bretagna, ed inoltre anche una certa stabilità nella posizione delle figure bariche, con Anticicloni vasti sugli oceani e depessioni sui continenti . Questo è apparentemente poco favorevole per l'arrivo di freddo fino al Sud Italia, ma in realtà il tutto può essere tradotto in una presenza dell'Anticiclone Atlantico che non faticherà a spingersi verso il Centro Europa proprio perché sospinto dall'invorticarsi del Vortice Polare che, come appena detto è previsto ben compatto alle alte latitudini.

POSSIBILI EFFETTI SULL'EUROPA OCCIDENTALE

Questa possibile evoluzione dei fatti (HP in Altantico verso Centro Europa e Vortice Polare ben attivo sull'Islanda) porta a farci pensare che la parte occidentale dell'Europa, ovvero Gran Bretagna, Spagna e Francia in primis, vivrà un inverno mediamente più caldo ed anche piovoso, visti i venti oceanici da Sud e la temperatura dell'Atlantico che l'AMO segna come positiva.

POSSIBILI EFFETTI SULL'EUROPA ORIENTALE

Ciò che succederà in Europa Orientale sarà la logica conseguenza di quanto abbiamo supposto che avvenga in Atlantico. Ci aspettiamo, dunque, una Russia molto fredda (inverno dunque sottomedia) continuamente colpita da gelide incursioni artiche come già successo proprio in questi giorni (ricordiamo che si sono registrate temperature già al di sotto di 7-8°C dalla media stagionale).

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Le nazioni centro orientali saranno generalmente più esposte a correnti fredde rispetto alle occidentali, ma molto dipenderà dal posizionamento dell'Anticiclone che abbiamo già detto essere posizionato prevalentemente su Spagna-Francia-UK. Un fattore importante, che però si presenta non ancora abbastanza sicuro, è la possibile presenza di un Anticiclone Russo che potrebbe nascere per diversi motivi. 

FOCUS ITALIA E SUD ITALIA

Sull'Italia, insomma, il clima del prossimo inverno o quantomeno della sua prima parte, sarà deciso essenzialmente dalla posizione e dalla forma dell'Anticiclone posto su Centro-Est Europa. Le ipotesi estreme sono:

1) Incontro tra Anticiclone Atlantico e Anticiclone Russo. Questa possibilità andrebbe a creare un vero e proprio tunnel gelido che indirizzerebbe il freddo verso il Mediterraneo. Questa sarebbe una prospettiva molto fredda specie per le adriatiche, ma molto difficile in quanto c'è bisogno di un HP russo abbastanza vasto da attrarre l'HP Atlantico e un VP altrettanto attivo. In sintesi sarebbe un inverno gelido ed anche nevoso per il Sud Italia, specie se tale situazione dovesse ripetersi più volte.

2) Vortice Polare lento e quindi assenza o debolezza dell'Anticiclone Russo. Questo porterebbe ad una situazione quasi contraria rispetto alla precedente. L'Anticiclone delle Azzorre sarebbe più "rilassato" sul Mediterraneo e quindi l'Italia del Sud, nonostante avrebbe un discreto apporto fresco, sarebbe generalmente protetta da una parte dell'HP, con freddo relegato alle regioni Balcaniche.

CONCLUSIONE

Queste due ipotesi sono a nostro modo di vedere i due estremi (negativo e positivo) della tendenza invernale di quest'anno. E' probabile che si verifichi una via di mezzo tra queste soluzioni, ma in generale si può dire che il comparto occidentale, specie la Francia e la Spagna, sarà spesso interessato da Aree di Alta Pressione e che, al contrario, la Russia e le nazioni orientali, avranno un inverno piuttosto freddo. In Italia, più sereno al Nord Ovest e regioni terreniche settentrionali, più fresco al Sud.

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